Se il ginocchio fa “crack” la partita non è persa!

Si è rotto il crociato…. è la fine dello sport?

La rottura del legamento crociato anteriore è un infortunio molto frequente ma questo non decreta la fine dello sport…..anzi!!! Molti atleti si sottopongono all’intervento proprio per riprendere l’attività sportiva ad alti livelli.

Tuttavia circa un 70% degli atleti operati recupera il livello pre infortunio……..vediamo perché?

Status Mentale: La Motivazione!

E’ molto importante il fattore psicologico nella ripresa dell’attività sportiva ai livelli precedenti la lesione. La determinazione, l’ottimismo la confidenza con il fisioterapista, il confronto con il medico chirurgo e la certezza che sta andando tutto per il meglio sono fattori importanti per riprendere il livello di sport pre-infortunio. La paura di un nuovo infortunio costituisce il peggior “incubo” da parte degli atleti che può impedire  la ripresa dello sport.

“Pazienza, determinazione e soprattutto voglia di fare sacrifici: solo così si arriva in alto”  (Tania Cagnotto)

Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso. (Nelson Mandela)

“Dentro un ring o fuori, non c'è niente di male a cadere. È sbagliato rimanere a terra.” (Muhammad Ali).

E’ solo un crociato rotto….?

“Si è rotto il crociato”! E’ quello che comunemente sentiamo dire ai nostri pazienti quando vengono in studio. In realtà il discorso è molto più complesso… Non esiste una rottura uguale all’altra.   E i menischi? Gli altri legamenti? Spesso cadono in secondo piano… Invece è proprio qui la chiave!

La presenza di lesioni associate è il principale determinante del grado di successo del nostro intervento e del livello di ripresa funzionale.

Togliere un menisco comporta una drastica riduzione della durata della carriera professionale di un atleta come cosi pure la mancata diagnosi e trattamento di un altro legamento rotto.

Spesso non si tratta di un solo “crociato rotto” ma è necessario trattare simultaneamente tutte le lesioni per dare più chance al nostro atleta di riprendere al massimo le proprie prestazioni.

Tipo di Sport

C’è sport e sport!!! La ripresa dell’attività agonistica per chi pratica uno sport a basso impatto come il ciclismo, il nuoto o altri sport sarà più agevole e costituirà un rischio minore di nuovo infortunio.

Gli sport ad alto impatto invece come lo sci, calcio, rugby dove vi sono molti movimenti rotatori costituiscono un maggior rischio. Tuttavia non scoraggiatevi!!! Affidatevi a mani esperte sia per la chirurgia che per la riabilitazione. Un percorso riabilitativo “ad hoc” finalizzato alla corretta ripresa del gesto atletico riduce drasticamente  rischio di reinfortunio!

Livello di Sport praticato

Siete sportivi esperti o occasionali? Maggiore è il livello di sport praticato e minore è il rischio di infortunio. Questo è legato in parte ad aspetti tecnici come ad esempio la corretta esecuzione dei gesti atletici e in parte al percorso riabilitativo seguito da atleti di diverso livello. Inoltre da non trascurare è l’aspetto motivazione che sarà molto alto in un atleta professionista rispetto allo sportivo ricreazionale (es. Calcetto del Martedi sera o il “Weekend Warriors”).

Crociato Rotto e Tempistiche

Devo operarmi subito? L’intervento al crociato non costituisce di certo un urgenza. Si può vivere tranquillamente senza crociato e svolgere attività quotidiane regolarmente. Tuttavia per chi pratica sport è bene ricostruire questo legamento il prima possibile e per varie ragioni….

Innanzitutto maggiore è la astensione dall’attività sportiva e più lungo sarà il recupero del gesto atletico. In secondo luogo l’assenza del legamento crociato anteriore può determinare micro distorsioni e microtraumi  al ginocchio fino a causare lesioni al menisco, ad altri legamenti e alla cartilagine che potrebbero inficiare la carriera del nostro sportivo.

Riabilitazione e Recupero Funzionale

Un programma riabilitativo specifico e la ripresa della gestualità atletica è imprescindibile per permettere un ritorno allo sport con successo.  Non esistono “protocolli” riabilitativi anche se noi diamo delle indicazioni di massima, specie nel primo periodo post operatorio. Il percorso riabilitativo dovrà tuttavia essere poi personalizzato in base al tipo di paziente e di atleta che ci troviamo a trattare.